Starbucks Reserve Roastery Milano
Starbucks Reserve Roastery Milano, il primo negozio in Italia della nota caffetteria americana, ha aperto le porte in Piazza Cordusio, nell'ex Palazzo delle Poste, nel settembre 2018.
Gli interni, progettati dal team della chief design officer Liz Muller, non hanno però nulla a che vedere con i comuni negozi Starbucks sparsi per il mondo. Il modello è quello della Roastery, il format premium del gruppo. Uno spazio esclusivo, vestito in collaborazione con oltre 200 artigiani italiani, dove sono stati utilizzati materiali pregiati, come il marmo, il noce canaletto e il vetro di Murano.
Bilumen ha partecipato al progetto, occupandosi dell'illuminazione della facciata esterna dell'edificio e della creazione di due lampade scultura per gli spazi interni.
Le lampade, che sembrano appena uscite da un dipinto di Giorgio De Chirico, sono un omaggio alla cultura italiana, oltre che un saggio di grande sapienza artigianale. A comporre le due sculture luminose: noce canaletto, marmo di calacatta macchia vecchia e una cupola in plexiglass. Un mix di materiali antichi e contemporanei a cui si aggiunge un quarto elemento nascosto: una struttura in acciaio, all'interno dello stelo in legno, che permette di sostenere i 200 chili di marmo senza che la lampada si pieghi.
Foto: Mimmo Pizzigallo.
Gli interni, progettati dal team della chief design officer Liz Muller, non hanno però nulla a che vedere con i comuni negozi Starbucks sparsi per il mondo. Il modello è quello della Roastery, il format premium del gruppo. Uno spazio esclusivo, vestito in collaborazione con oltre 200 artigiani italiani, dove sono stati utilizzati materiali pregiati, come il marmo, il noce canaletto e il vetro di Murano.
Bilumen ha partecipato al progetto, occupandosi dell'illuminazione della facciata esterna dell'edificio e della creazione di due lampade scultura per gli spazi interni.
Le lampade, che sembrano appena uscite da un dipinto di Giorgio De Chirico, sono un omaggio alla cultura italiana, oltre che un saggio di grande sapienza artigianale. A comporre le due sculture luminose: noce canaletto, marmo di calacatta macchia vecchia e una cupola in plexiglass. Un mix di materiali antichi e contemporanei a cui si aggiunge un quarto elemento nascosto: una struttura in acciaio, all'interno dello stelo in legno, che permette di sostenere i 200 chili di marmo senza che la lampada si pieghi.
Foto: Mimmo Pizzigallo.